SCHEDA DI VIAGGIO

E-Bike Ticino Group

 

e-mail: ebtg.ticino@gmail.com

 

Questo sito e questi consigli di viaggio sono dedicati agli amanti del semplice e tranquillo "TREKKING E-BIKE" o anche chiamato semplicemente "CICLOTURISMO"  niente a che vedere con CICLISMO su strada o MTB, EMTB o DOWNHILL dove si predilige la strada per il primo e i sentieri per gli altri.

Qui sono descritti unicamente tragitti su strade il più possibile NON trafficate, asfaltate o sterrate comunque facili da percorrere con qualsiasi Ebike.

 

PERCORSO

 

> 48 - 49 - 50 - 51 Bellinzona - Grono (nuova ciclopista Lumino/Grono) - Castaneda (Nr.368) (A/R) - Mesocco (Nr.6)

 

> LIVELLO: 99,9% asfaltato DT S0 (salendo sulla ROUTE26 GRONO - CASTANEDA pendenza del 25% vedi testo)

> LIVELLO: 99% asfaltato DT S0 e comunque tutta in falsopiano)

 

Qui descriviamo 4 percorsi che partendo da Bellinzona raggiungono GRONO sulla nuova ciclopista LUMINO - GRONO con qualche variante.

 

> 48 (32km) BELLINZONA GRONO (ciclopista)

> 49 (42km) BELLINZONA GRONO - CASTANEDA (vecchia strada per Castaneda con buona pendenza fino al 22%!!!) Parte tracciato Nr.638/639

> 50 (42km) GRONO - MESOCCO strada di campagna fino a Soazza - Parte tracciato Nr.6

> 51 (72km) BELLINZONA - MESOCCO (ciclopista e strada di campagna, traffico zero!!) Nr.6

 

PERCORSO COMPLETO DEI 4 TRACCIATI DT S0

Il percorso si sviluppa su strada asfaltata, ciclopista e stradine di campagna. Solo la discesa da Castaneda a Grono e il tratto Soazza–Mesocco si svolgono su strada cantonale.

Volendo, è possibile unire i quattro tracciati in un’unica grande escursione: Bellinzona – Grono – Mesocco – Grono – Castaneda – Bellinzona, per un totale di circa 80 km. Il rientro da Mesocco attraversa gli affascinanti centri storici di Soazza e Lostallo. Tuttavia, il giro completo può risultare piuttosto impegnativo, quindi la scelta è lasciata a voi.

La salita lungo la Mesolcina è dolce e costante per circa 30 km, con l’unico strappo impegnativo finale che conduce al castello di Mesocco. Il tracciato presenta un andamento in falsopiano con leggere salite e discese, sia all’andata che al ritorno (30 km ciascuno): chi possiede una bici con batteria singola dovrebbe riuscire a completarlo senza problemi.

03 maggio 2024 – giorno prima dell’inaugurazione ufficiale della ciclopista Lumino–Grono:

Abbiamo percorso il tracciato in totale tranquillità, con pochissima gente in giro. I lavori sono quasi ultimati, quasi, perché – nonostante l’investimento di quasi 5 milioni di franchi! – ad oggi, giorno preinaugurale, mancano ancora diversi manufatti lungo il percorso. Se da un lato la ciclopista è piacevole e ben realizzata, dall’altro presenta numerose lacune che colpiscono immediatamente l’occhio del cicloturista.

La nuova ciclopista inizia nella parte alta della piana di Lumino, ma senza alcuna indicazione o segnaletica chiara che ne faciliti l’individuazione. Per un turista di passaggio, trovarla non è impossibile, ma nemmeno scontato. La segnaletica di collegamento con la ciclopista è carente lungo tutto il tracciato. Una volta sulla pista, però, la segnaletica è ben fatta: precedenze, attraversamenti, segnaletica orizzontale e verticale sono presenti, e il fondo è di ottima qualità.

Purtroppo, a Roveredo, la ciclopista termina bruscamente in corrispondenza del campo sportivo. Da lì, bisogna arrangiarsi ad attraversare il paese, tra stradine secondarie e tratti di strada cantonale trafficata, per ritrovare la ciclopista dall’altra parte del centro abitato. Le deviazioni e il percorso di attraversamento sono segnalati in modo piuttosto approssimativo e poco visibile.

A Roveredo, insomma, c’è ancora parecchio lavoro da fare...

Il tracciato è immerso in uno splendido paesaggio e costeggia in parte l’ex ferrovia a scartamento ridotto Bellinzona–Mesocco, facendo riaffiorare ricordi del passato mentre si attraversano le vecchie stazioni. Quella di Grono appare piuttosto fatiscente, al contrario di quella di San Vittore, ben conservata e con tanto di vecchia cancelleria al suo interno.

Se l’inizio della ciclopista è poco chiaro, la fine lo è ancora meno: subito dopo Grono la pista termina senza alcuna indicazione su come proseguire. Fortunatamente avevamo il GPS con il percorso già pianificato: è possibile continuare lungo il tracciato n.6 verso Mesocco, rientrare a Bellinzona, oppure deviare per Castaneda lungo i tracciati n.638/639.

 

Ma andiamo con ordine:

 

> 49 (42km) BELLINZONA GRONO - CASTANEDA - Bellinzona (vecchia strada per Castaneda ROUTE 26 con pendenza importante fino al 22%!!!)

   Parte tracciato Nr.638/639 - 99% asfaltato DT S0 e 1% sterrato DT S0 carrabile

 

Partendo da Bellinzona non si incontrano difficoltà particolari.
Per chi invece arriva in auto, è possibile parcheggiare nei pressi del centro sportivo, della piscina o del liceo, oppure più a nord, presso la "Scuola Media 2", dove si può lasciare l’auto per diverse ore utilizzando il parchimetro. Un’altra possibilità è avvicinarsi direttamente a Lumino.

Purtroppo, come accade in molti altri comuni del Ticino, anche nel Bellinzonese trovare parcheggio sta diventando sempre più difficile. Le zone blu con disco orario (max 4 ore), molto gradite ai visitatori, scarseggiano. Fortunatamente, un po’ più lontano dal centro si trovano ancora posteggi con parchimetro che consentono soste più lunghe.

Il percorso inizia da Bellinzona in direzione Arbedo - Castione, lungo la ciclopista sulla golena del fiume Ticino, che conduce ad Arbedo. Qui si svolta a sinistra, senza attraversare la Moesa, per seguire il bel tracciato che passa dalla Polveriera e dal Grotto Bassa di Lumino (in alternativa, si può procedere sulla sponda destra del fiume o partire dalla stazione FFS di Castione, attraversando la piana di Lumino su tranquille stradine di campagna).
Subito dopo il grotto si prende il ponte a sinistra, dirigendosi verso il paese di Lumino, dove, poco prima della strada cantonale, si intercetta la nuova ciclopista Lumino–Grono. Si svolta a destra per proseguire attraverso gli incantevoli paesaggi della bassa Mesolcina, seguendo in parte il vecchio tracciato della ferrovia a scartamento ridotto.

Superato San Vittore, si raggiunge Roveredo. Prima del ponte sulla Moesa, occorre attraversare con attenzione la rotonda, nei pressi dello storico ponte ferroviario. Dopo il ponte, un bel viale alberato conduce rapidamente al campo sportivo, vicino all’area giochi.
Ed ecco l’interruzione improvvisa: la ciclopista finisce bruscamente. A Roveredo non esiste ancora un collegamento ciclabile che attraversi l’intero paese mancano "solo" circa 750 metri per collegare il tracciato esistente con la parte a nord del paese. La segnaletica è piuttosto improvvisata: bisogna procedere con cautela sulla strada cantonale, svoltando prima a destra, poi ancora a destra dopo 200 metri, e subito a sinistra per scendere verso il sottopasso. Dopo aver attraversato con prudenza la cantonale, si può finalmente riprendere la ciclopista.
Dopo un breve tratto un po’ labirintico e il sottopasso vicino al centro sportivo, fate attenzione alla svolta a sinistra per rientrare sul tracciato principale.

Si prosegue quindi verso Grono, attraversando paesaggi rurali suggestivi, tra ricordi della vecchia ferrovia e le sue stazioni. La stazione di Grono, purtroppo, è oggi in stato di forte degrado, mentre quella di San Vittore è ben conservata e persino attrezzata.

Dopo la stazione di Grono, una lunga discesa porta alla fine del paese... e anche alla fine della ciclopista, che si conclude con un cartello verticale di “fine pista ciclabile”, ma senza alcuna indicazione su come proseguire un vero peccato, considerando che da lì parte il percorso ciclabile ufficiale Nr. 6 di Svizzera Mobile in direzione del San Bernardino.

Fortunatamente avevamo il GPS, così siamo rientrati a Grono per imboccare l’antica e ripida strada che porta a Castaneda e a Santa Maria in Calanca.

La salita è molto impegnativa, con pendenze che in alcuni tratti superano il 25%. Si tratta della storica "ROUTE 26", chiamata così per i suoi 26 tornanti, costruita tra il 1921 e il 1923 per collegare la valle. Il tragitto si sviluppa in un contesto boschivo affascinante e culmina a Castaneda. Da qui si può proseguire per Santa Maria in Calanca oppure lanciarsi in una discesa veloce verso Grono, percorrendo la strada cantonale della Val Calanca.

Alla fine della discesa, all’incrocio di Grono con la cantonale, si svolta immediatamente a sinistra e, dopo aver attraversato il ponte sul fiume Calancasca, si gira subito a destra per scendere e riprendere la comoda ciclopista che ci riporterà verso Lumino.

Anche a Lumino in direzione sud, purtroppo, la ciclopista termina senza alcuna indicazione, lasciando il ciclista disorientato nella piana di Lumino.
Per chi conosce il territorio, è facile orientarsi: basta tenere la sinistra, passare sotto l’autostrada e raggiungere la strada golenare, ritrovando infine a Castione la ciclopista che attraversa il ponte dell’ex ferrovia sulla Moesa, per rientrare infine sulla bella ciclopista lungo il fiume Ticino fino a Bellinzona.
 

Dettagli storici su questo tracciato: https://www.visit-moesano.ch/it/route-26

 

>51 (72km) BELLINZONA - MESOCCO (parte del tracciato Nr.6) DT S0 99% asfaltato e qualche centinaio di metri in sterrato carrabile ma sempre DT S0 a bordo fiume.

 

Proseguimento da Grono a Mesocco e ritorno
Fino a Grono il percorso rimane identico a quanto già descritto. Tuttavia, alla fine della ciclopista, ad oggi manca completamente la segnaletica per proseguire lungo il percorso ciclabile nazionale Nr. 6. Un evidente vuoto da colmare: basterebbero tre semplici cartelli (sinistra – destra – destra) per guidare i ciclisti verso la continuazione del tracciato, che qui richiede l’attraversamento del fiume Moesa e dell'autostrada.

Alla fine della ciclopista di Grono, svoltate tranquillamente a sinistra fino a raggiungere la strada cantonale. Qui procedete per una cinquantina di metri verso destra, quindi prendete subito il ponte a destra che attraversa l'autostrada e la Moesa. Una volta sull’altra sponda del fiume Moesa, svoltate a sinistra: da qui inizia finalmente la segnaletica "CICLABILE", che vi condurrà attraverso piacevoli paesaggi di campagna fino sotto al villaggio di Soazza. Anche se non contrassegnata come percorso Nr. 6, la segnaletica è chiara e ben visibile.

Giunti a Soazza, all’incrocio con la strada cantonale, la ciclopista purtroppo si interrompe. Non rimane che percorrere i successivi 2,6 km sulla cantonale stessa, che per fortuna è poco trafficata. Prestate comunque attenzione e mantenetevi bene sulla destra. Arrivati all’accesso autostradale di Mesocco, svoltate a destra e poi in curva: qui troverete lo spaccio/bar situato sotto al castello e l’inizio del sentiero che conduce alle porte della fortezza di Mesocco. Anche perché non dare una semplicissima "pennellata" per disegnare una corsia anche solo tratteggiata con segnaletica orizzontale per segnalare una "ciclopista"...

Il rientro si presta a una variante interessante: attraversare sicuramente il centro di Soazza, caratterizzato da suggestive stradine in ciottolato, e proseguire poi fino a Lostallo rientrando sulla ciclopista sottostante Soazza (da dove siamo arrivati). A Lostallo è possibile viaggiare nel paese attraversando il fiume Moesa per poi tornare sul percorso ciclabile Nr. 6 tramite il ponte ciclopedonale vicino alla pista per automodelli radiocomandati a metà paese, oppure tramite il ponte stradale alla fine del paese, come indicato nel tracciato GPX
.

 

Attenzione che dopo la frana avvenuta a Lostallo - Sorte nel giugno 2024, il percorso ciclabile ha subito cambiamenti obbligati!!!

Da questo punto, si rientra lungo il medesimo tracciato dell’andata, passando sulla nuova e discussa ciclopista prima da Grono, Roveredo, San Vittore e poi da Lumino, dove – al 16 giugno 2024 – sono ancora presenti lavori in corso sulla ciclopista.

 

ndr: da notare che abbiamo effettuato un anno dopo (maggio 2025), un giro sulla stessa ciclopista e a parte i due cartelli di cartone a Roveredo finalmente sostituiti con quelli piccoli metallici e ufficiali di "Svizzera Mobile", lo stato è purtroppo uguale e deteriorato nella parte riflettente, che "buca le gomme" per il distaccamento dal fondo ciclabile degli elementi riflettenti, taglienti. Purtroppo abbiamo forato anche noi con ruote da MTB!... sarà stato un caso ma visto i discussi precedenti... ;-)

Dalla piana di Lumino, dirigetevi verso il centro sportivo. Al primo sottopasso, svoltate a sinistra per passare sotto l’autostrada e ritrovare la ciclopista golenare proseguendo verso destra, che costeggia il fiume Ticino e riporta a Bellinzona.

Note tecniche
Un tragitto molto appagante, tutto su ciclopista, impegnativo come lunghezza con i suoi 70,5 km totali tra andata e ritorno. Con una batterie da 500 Wh, si consuma circa il 100% dell'energia totale, e chi dispone di una sola batteria dovrà valutare bene l’autonomia. Una doppia batteria, nel nostro caso capacità di almeno 625–750 Wh, è consigliata per percorrerlo in sicurezza, evitando di usare l’assistenza alla massima potenza per tutto il tempo.
Da notare inoltre, visitando il gpx, che il tracciato fino a Mesocco è tutto su leggera salita all'andata e leggera discesa in rientro.

---

 

ATTENZIONE IMPORTANTE CHI LEGGE ACCETTA CHE:

correzioni e aggiunte sono benvenute! Si declina ogni responsabilità sulle descrizioni, sui percorsi e file gpx... qui presentati solo a titolo informativo!

I percorsi descritti sono stati fatti in periodi diversi e nel tempo potrebbero subire dei cambiamenti. Si raccomanda prundenza e verifica eventualmente prima di

procedere con il vostro giro a vostro completo e totale rischio e pericolo!