SCHEDA DI VIAGGIO
E-Bike Ticino Group
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Questo sito e questi consigli di viaggio sono dedicati agli amanti del semplice e tranquillo "TREKKING E-BIKE" o anche chiamato semplicemente "CICLOTURISMO" niente a che vedere con CICLISMO su strada o MTB, EMTB o DOWNHILL dove si predilige la strada per il primo e i sentieri per gli altri.
Qui sono descritti unicamente tragitti su strade il più possibile NON trafficate, asfaltate o sterrate comunque facili da percorrere con qualsiasi Ebike.
PERCORSO
32 - Bellinzona - Cadenazzo - Cima di Medeglia - Ceneri - Quartino - Bellinzona
LIVELLO: DT S0 asfaltato da Bellinzona fino a sopra Robasacco, DT S0/1 sterrato facile da sopra Robasacco al 1'050msm in quota, DT S1 sterrato facile dal 1'050msm al piazzale Predoso, DT S2/3 sterrato impegnativo e ripido (non fatto in sella ma in Walk Assist - spinta assistita) dal piazzale Predoso alla cima di Medeglia, ST S4 da subito sotto cima di Medeglia alla croce della cima di Medeglia (spinta e non in sella nemmeno la discesa solo in Walk Assist per questo sentiero ripido di ~50m) - ripidità complessiva anche oltre il 20% sia sull'asfaltato fatto in sella che sullo sterrato fatto in spinta assistita.
Uscita già fatta in un altro itinerario e anche qui già descritta ma la precedente era partendo da Cadenazzo,inoltre in questa siamo partiti da Bellinzona e abbiamo raggiunto anche la cima di Medeglia.
Presa la strada della zona SX di Bellinzona, si raggiunge Giubiasco e attraverso la strada sotto montagna, si prende verso cima piazza di Giubiasco, attraversando il ponte romano che porta a Camorino. Qui si prosegue su strada asfaltata in falsopiano fino a Cadenazzo tra ciclopiste e strade 30kmh, assolutamente non trafficate.
Da notare che per tutti i 50km si è dovuto SOLO ATTRAVERSARE 2 volte la strada cantonale ed effettuare brevissimi tratti di qualche centinaio di metri, su strada cantonale comunque sempre su corsia ciclopista riservata sia a linea continua che tratteggiata (purtroppo come al solito in Ticino, le ciclopiste iniziano e non si sa mai dove e come finiscono... scompaiono e basta, ha dell'assurdo ma è attualmente ancora così).
Quindi raggiunto Cadenazzo, si entra nel paese e prendendo a lato fiume, si inizia la salita della "strada per la cima di Medeglia chiamata anche via dei mulini" che raggiunge Robasacco.
Proprio prima di entrare nella cantonale del Ceneri, si può passare verso il "parco di Robasacco" che passa sotto la ferrovia e l'autostrada un paio di sottopassi dedicati ad una mostra fissa che spiega il territorio, la zona e la strada.
Si sale quindi da Robasacco verso i suoi monti, contornati da vigneti e da belle casette, sempre qui DT S0 asfaltato che da Cadenazzo sale con discreta pendenza anche del 20% molto tranquillo in turbo... ;-)
Proprio sopra Robasacco, dopo un paio di tornanti, inizia uno sterrato facile, la vecchia strada del Ceneri verso la cima di Medeglia. Un facile DT S0/1 non tanto ripido, molto tranquillo comunque sterrato ma compatto e spesso erboso.
Si raggiunge tranquillamente la quota 1050msm, così scollinando dove avete tre possibilità descritte dal cartello che troverete in cima:
1. Prendere a SX salendo, sullo sterrato che porta al Motto di dentro (per ora mai fatta vedi altre descrizioni) che attorniando le pendici del monte Matro, inizialmente sterrato poi asfaltato che porta alla cima di Fuori, cima di Dentro (dove c'era l'antenna AM 558kHz di Radio Monte Ceneri ora dismesso) e verso i monti del Tiglio. Qui potrebbero esserci dei divieti di transito in quanto si tratta di una zona militare dove anche io nel lontano 1979 vi ho passato diversi mesi!!! ma normalmente sulla strada si può passare a meno di esercitazioni di tiro ai monti del Tiglio. Quindi si può proseguire fin sotto il pizzo di Corgella e quindi ridiscendere verso Isone.
2. Andando dritti dove ricomincia l'asfaltato DT S0 e si scende verso i monti sottostanti, quindi scendere direttamente verso il Canedo, Borla, Bironico per risalire al Ceneri
3. Girare a DX e andare verso la cima di Medeglia, Quindi prendere a destra e su un ulteriore sterrato DT S1 facile, si arriva al piazzale di Predoso. Qui troverete il piazzale ma appena prima di questo, prendere a DX e costeggiare il monte per raggiungere la cima di Medeglia. Vale la pena ma qui ATTENZIONE in quanto inizia uno sterrato DT S3/4 per la salita, abbastanza impegnativo, noi l'abbiamo fatto tutto con la spinta assistita e NON IN SELLA. Molto sassoso e discretamente ripido. Se non avete il Walk Assist potete lasciare la bici al piazzale Predoso e fare quei 15 minuti a piedi per raggiungere la cima di Medeglia, consigliatissima per l'imprendibile vista a picco sul piano di Magadino, il Bellinzonase, il Locarnese e il Sottoceneri, oltre a tutte le montagne prealpine a Sud e le Alpi a Nord.
In Walk Assist arriviamo subito sotto la croce dell'alpe del Tiglio dove troviamo l'ultimo tratto, 50m di ST S4 che noi abbiamo fatto anche questo in spinta assistita senza difficoltà malgrado la ripidità e il ST molto sconnesso. Ev. lasciare la bici e fare quei 50m senza bici....ma vuoi mettere una bella foto con lo sfondo descritto con la vostra bici sotto al crocione della cima di Medeglia... :-) Valgono la pena quei 50m di fatica, un bel ricordo.
Goduto il panorama, si inizia la discesa, i primi 50m a spinta e non in sella... poi fino al piazzale di Predoso, che per la salita abbiamo usato la spinta assistita, per la discesa tutta in sella senza problemi.
Si arriva quindi a Predoso e si prosegue verso DX, dove abbiamo scollinato e dove inizia la strada asfaltata DT S0 verso Canedo, poi Borla e quindi Bironico dove si risale verso il Monte Ceneri.
Qui prendiamo la strada Romana che scende in ciottolato a schiena d'asino fino a Quartino. Ripida la strada romana anche se comunque facile ma secondo il periodo, piuttosto scivolosa.
Da Quartino si prosegue sulle varie ciclopiste asfaltate che ci porteranno ad attraversare la trafficatissima strada cantonale a Contone e quindi attraverso il piano di Magadino si rientra a Bellinzona.
Il giro del Ceneri, un'ottima gita di 50km tra salite ripide asfaltate, sterrate e in spinta assistita che vale sicuramente la pena.
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I percorsi descritti sono stati fatti in periodi diversi e nel tempo potrebbero subire dei cambiamenti. Si raccomanda prundenza e verifica eventualmente prima di
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